La depressione è una lunga ala nera, che si adagia sul corpo.
Ogni cosa sotto l'ombra è priva di senso, priva di voglia, come fosse intrappolata in un vortice che non si riesce a fermare. Ogni giorno sembra portare un nuovo vuoto, un nuovo motivo per restare immobile, sotto le coperte, come se nulla fuori dal proprio rifugio possa schiarire anche un singolo passo che non si riesce a intraprendere.
Ci si sente come se non si avesse il controllo della propria vita, ed ogni respiro è nella tristezza più buia.
Le giornate si mescolano tra loro senza urla o pianti, senza che si riesca a far vedere - vedere davvero - le proprie lacrime agli altri. E gli altri non capiscono, balbettavo frasi ci sembrano solo di circostanza, "riprenditi", "smettila", "fai qualcosa", come se fosse davvero una scelta mia. Vorrei rispondere ma ho solo silenzi opprimenti che mi escono di bocca.
"Ti va di fare qualcosa?" mi chiedono. Ma io non voglio fare proprio nulla. Mi sento sempre stanco, anche se passo tanto tempo a dormire.
Sto perdendo la misura di me stesso/a. Resta solo la sensazione di non sapere chi io sia. Che io sia solo/a, anche in mezzo alla folla. I momenti in cui mi sentivo “bene” sembravano irreali, come se non mi appartenessero, come se fosse quella la vita di qualcun altro/a diverso da me.
Quel mattino, però, ci ho provato. Ho voluto cambiare quel giorno e non perderlo più fra gli altri. Doveva fare qualcosa per cambiare, per smettere di girare in tondo. Non volevo più sentirmi perso/a, non volevo più avere paura di provare respirare. Dovevo chiedere aiuto. Per la prima volta da anni, mi sentii pronto/a.
Afferro il telefono, cerco il numero di uno psicoterapeuta. Il dito che tremava, vorrei già rinunciare ma compongo il numero. Una voce risponde: forse una sensazione di sollievo che non riusciva a spiegare. Finalmente il primo passo.
Forse, pensai, il cambiamento era davvero possibile.
Se ti riconosci in questa storia e cerchi uno psicoterapeuta a Catania, il mio approccio si fonda sul modello psicoanalitico. Attraverso la psicoterapia psicoanalitica, accompagno la persona nell’esplorazione delle proprie dinamiche inconsce, aiutandola a dare senso ai pensieri e a comprenderne l’origine.
Lavorare a livello profondo permette una maggior conoscenza di sé, andando oltre la gestione immediata dell’ansia per affrontare le radici del disagio. L’ascolto, l’interpretazione e l’elaborazione in un contesto analitico permettono di avviare un percorso di cambiamento duraturo.
Opera in foto: "Il vecchio chitarrista cieco" di Pablo Picasso (1903).